Tredici anni è un'età maledetta da passare in campagna. Hai già i desideri di un adolescente, ma i mezzi e le libertà sono quelli di un bambino. Soprattutto se vivi a Rialzo, un paese della pianura padana talmente isolato da sembrare fuori dal tempo. Le persone che lo popolano sono rozze, meschine e ignoranti. Poi c'è Matteo: è al suo ultimo anno di scuola media e la vita gli sembra ancora una promessa, mentre le stagioni si rincorrono, come i suoi desideri. Nell'anno cruciale in cui passa dall'età dell'innocenza a una prima consapevolezza adulta, Matteo si trova a combattere contro la realtà soffocante della vita di provincia. Qui, tra lotte famigliari, faide, fughe, cotte e prime sbronze, comprende di doversi ribellare all'ottuso fatalismo di cui l'intero paese sembra essere vittima. "Piatta è la campagna" è un romanzo di formazione scritto con la freschezza e l'entusiasmo dell'adolescenza, l'epoca in cui tutto sembra accadere per la prima volta, al punto che perfino solitudine e noia appaiono come qualcosa di elettrizzante.