La vita di un borgo, di una comunità contadina, con la sua parlata dialettale che in questo libro di poesie rivive nel suo spirito, nella semplicità, nell'ingenuità e nella saggezza. La poesia accende i ricordi, il dialetto li rende presenti, vivi; sono personaggi che dialogano, si muovono, agiscono, sprigionano energia e sentimenti con quell'innocenza che improvvisamente può trasformarsi in ipocrisia. Il periodo bellico, il dopoguerra ed il passaggio da una civiltà contadina ad una industriale sono temi che segnano il trascorrere della vita. Questi mutamenti significativi e traumatici da alcuni sono accolti come una disgrazia, con rassegnazione, da altri come opportunità, una resurrezione e una speranza, sentimenti che ci riportano, in diverse tappe, ai giorni nostri. Il dialetto sembra affrontare in modo ironico e grottesco ogni situazione, offrendo, a modo suo, con una affermazione od un proverbio ad hoc, una risposta ad ogni avvenimento positivo o negativo, soffermandosi sui piccoli particolari che, grazie ai versi poetici, rendono più intriganti e fantastiche le storie. Questo libro è un "rewind" di vita vissuta che raccogliendo i segni visibili e le orme lasciate dal passato, non si limita a girovagare per le vie del borgo, ma si alimenta, aprendo una finestra sul mondo, della realtà e della quotidianità interpretata e presentata in modo sintetico con lo spirito dialettale.