I "percorsi" ai quali fa riferimento il titolo sono costituiti dalle dinamiche socio-economiche e politiche prodotte dalla mobilità intercittadina di singoli soggetti (ad esempio, funzionari, mercanti, uomini d'affari, numerosissimi tra loro gli Amalfitani) o di gruppi umani, che, radicandosi nei centri meta della loro diaspora s'inserirono attraverso itinerari diversi nel contesto strutturale locale - l'attenzione è prevalentemente focalizzata sull'area pugliese- svolgendovi un ruolo talora incisivo. I "percorsi" oggetto di attenzione sono anche quelli che condussero talune famiglie (Della Marra, Pipino, Palagano ed altre) all'affermazione di varie forme di egemonia su città e territorio attraverso l'utilizzazione del sistema delle solidarietà parentali al cui centro fu il meccanismo degli scambi matrimoniali. Altri "percorsi" sui quali si sofferma la narrazione sono urbanistici, socio-topografici e residenziali nella loro evoluzione tra XII e XV secolo.