Il protagonista, Fausto Di Blasi, è un giovane che ha acquisito col tempo la facoltà della "psicopittografia". Dopo una vita movimentata con episodi a volte tragicomici e pieni d'imprevisti, tra personaggi quali una nonna misteriosa, il padre depresso, un barone in cerca di auto d'epoca e un amore contrastato, si ritrova alla fine ad abitare in un condominio anonimo nel quale prova col tempo un senso di "solitudine affollata". Ad un certo punto è proprio la sua "psicopittografia" a venirgli in aiuto, rendendolo popolare, ma solo dopo avere percorso quasi tremila chilometri. Il perché lo scoprirà il lettore. Il racconto ha un'impronta leggera, pur sfiorando temi seri quali le epidemie e la religione.