"Perché non possiamo aspettare" è un vivido documento su una stagione chiave della storia americana e mondiale, capace di illuminare il lungo e difficile percorso che da Abraham Lincoln, il grande emancipatore, ha condotto sino a Barack Obama, il primo presidente nero degli Stati Uniti. In "Perché non possiamo aspettare" Martin Luther King descrive con prosa incalzante e ispirata, in una specie di impressionante reportage, i fatti che nel 1963 condussero allo scoppio della "terza rivoluzione americana: la Rivoluzione Negra". La resistenza non violenta e la disobbedienza civile come tecniche rivoluzionarie da impiegare contro la segregazione sono i temi principali affrontati in questo libro dal leader dei diritti civili statunitense. Prendendo ideale avvio dalla celebre "Lettera dal carcere di Birmingham", King passa a descrivere i passaggi chiave che dai moti di Birmingham condussero sino alla Marcia su Washington, nell'anno fatale della "Terza rivoluzione americana", il 1963. L'anno seguente King sarà poi insignito del Premio Nobel per la pace. La filosofia della non violenza è l'altro grande tema affrontato in "Perché non possiamo aspettare": essa è infatti la "lama che rimargina" che riuscì a sconfiggere la segregazione e ad affermare il celebre sogno di King: "che tutti gli uomini siano creati uguali".