[...] Un'esplorazione degli atteggiamenti, delle aspirazioni, persino del "gusto", delle diverse epoche storiche alla luce delle letture e dei giudizi espressi su autori e opere della tradizione letteraria. È quanto intende fare il presente volume, con orientamenti e ampiezza anche variabile, a seconda delle istanze dei diversi ambiti, non solo in accezione cronologica, cui vengono dedicati i singoli contributi qui raccolti: con un massimo di adesione alle questioni di teoria e prassi poetica ben presenti al Tasso (dalla «Liberata» almeno sino all'accidentato percorso delle «Rime») lungo la sua intensissima carriera letteraria; e poi con veri e propri ampi capitoli dedicati appunto alla ricezione del Tasso, e soprattutto della «Gerusalemme» e dell'«Aminta», nel corso delle età successive: giù giù sino al Novecento, e poi all'operosità critica e filologica attiva in Italia a partire dal secondo dopoguerra: esplorata per la verità con riferimento esclusivo a Fubini e Caretti, a titolo semmai di campionatura esplicativa di un panorama di tanto più esteso e variegato; ma poi con l'acquisizione, assai significativa, di una zona novecentesca di grande interesse, e non sempre adeguatamente esplorata, quella della "critica del poeti", intesa non già alla ricognizione dei "tassismi" della poesia novecentesca (come a suo tempo si fece magistralmente per il "leopardismo": testimonianza forse non insignificante di una "distanza" fra i due autori a fronte della sperimentazione poetica del xx secolo), ma all'acquisizione di contributi di tutto rilievo (il caso Fortini, almeno) offerti alla critica tassiana da studiosi che erano anche poeti in proprio. Un contributo, comunque, alla conoscenza della nostra tradizione letteraria, e al ruolo che in essa, per secoli, ha esercitato il magistero del Tasso. Autori Cristina Cappelletti, Guido Baldassari, Giovanni Ferroni, Vania De Maldé, Marco Corradini, Clizia Carminati, Emilio Boaretto, Stefano Fortin, Massimo Castellozzi, Luca Bani, Guido Lucchini, Arnaldo Di Benedetto, Stefano Verdino, Rossano Pestarino.