Quella Pace universale invocata, cercata persino con le armi, nei tribunali, gridata sul solco della Giustizia che ne è il terreno per la semina, urlata dalle carceri, come segno della revisione delle coscienze... quella Pace che tace come un sasso conficcato nei luoghi oscuri di tortura e deportazione sparsi nel mondo... quella Pace rinnegata dal buonsenso geopolitico, soffocata dalle logiche incontrovertibili dell'esercizio del potere... quella stessa Pace calpestata, manipolata, giocata a dadi sulle sorti dell'Umanità, dei popoli, della gente, delle famiglie, dell'individuo, degli oppressi, abita dietro le porte che abbiamo accanto, nasce lì, con un piccolo vagito che spesso fatichiamo a sentire.