Il contributo "per la didattica della letteratura italiana" che si intende offrire con questo libro mira a sostenere le possibilità formative proprie dell'educazione letteraria, e a rilanciare il senso profondo dell'insegnamento della letteratura. È il frutto di una riflessione non occasionale, ma strettamente connessa alla trentennale esperienza dell'autore nell'insegnamento della letteratura, prima liceale e poi universitario, all'attività di formazione nelle SISS e nel TFA, al dialogo con il mondo della scuola reso possibile dall'Associazione degli Italianisti-Sezione Didattica. La didattica della letteratura di cui si tratta non riguarda il "didattichese" burocratico-ministeriale, le "tecniche" o gli "strumenti". Il libro si fonda infatti su alcuni profondi convincimenti: solo una forte correlazione tra riflessione teorica e prassi, consapevolezza metodologica, prospettiva storica, chiarezza sui fini, tensione ideale, possono giovare all'insegnamento della letteratura; la didattica della letteratura italiana non può essere scissa dal "certo" delle conoscenze proprie della disciplina (i testi, il processo storico che ne determina la genesi, ma anche quello della ricezione e dell'interpretazione); deve però aprirsi al confronto con altri saperi e contenuti disciplinari, e non chiudersi nei limiti dello specialismo autoreferenziale.