Alla fine degli anni trenta del Settecento Domenico Balestrieri godeva già, come poeta bernesco in lingua e in dialetto, di grande autorevolezza. Intorno al 1740 mise mano alla redazione di un canzoniere amoroso in dialetto che in parte costituisce la sezione centrale delle "Rimm milanes", pubblicate nel 1744 in un volume in quarto grande. Membro dell'Accademia dei Trasformati e traduttore in milanese della "Gerusalemme liberata", la sua produzione dialettale fu caratterizzata da ricchezza di immagini efficacemente descrittive, espressività, coerente costruzione tematica e ricerca di resa scenica; essa influenzò tutta la successiva generazione di poeti milanesi e su di essa fece il suo apprendistato il Porta. La personalità poetica e culturale del Balestrieri è quindi tale da far apparire doveroso l'omaggio di questo volume nel terzo centenario della nascita.