Venire al mondo comporta l'imitazione del linguaggio dei genitori, una raffigurazione vivente della loro storia e il proprio coinvolgimento nel loro stile di vita. L'apprendimento scolastico fascista e l'inquadramento nelle istituzioni del regime. Le vicende della guerra diventano un appassionante scenario quotidiano. La sorpresa di un risveglio necessario e felice nel '44-'45: un adolescente che si sente tutto dalla parte di chi resiste al nazifascismo. Ne esce nel dopoguerra una spontanea e facile figura socialista. Certezza politica e un'immaginaria vocazione letteraria e poetica convivono nell'ingenuo protagonismo del liceo. Una identità fragile, ma rumorosa, solo un capitolo che non sa di essere in attesa del proprio futuro.