In questo quasi-diario che è quasi un non-diario ho raccolto riflessioni scritte saltuariamente e senza date in un decennio. Ci sono pensieri autobiografici e pensieri tratti da fatti di cronaca: un terremoto, la pandemia, sbarchi e accoglienze non proprio accoglienti, il recente naufragio calabrese. Ci sono pensieri tratti da letture del tempo libero e pensieri tratti dai miei studi antimeritocratici: don Lorenzo, don Tonino, la farsa della competizione come mezzo pedagogico, la critica, insomma, della società meritocratica, in cui la felicità è diritto solo del più forte e non esiste il diritto di non competere, di essere deboli, di non avere successo.