Docente di ruolo presso un importante ateneo in una disciplina che amava moltissimo, seriamente dedita al volontariato, ospitava in casa studenti e attivisti. All'università tutti la stimavano come consulente didattica e per il contributo nella compilazione dei programmi di studio del suo dipartimento. Non aveva remore a presentarsi come lesbica e a impegnarsi apertamente nella promozione dei diritti della comunità LGBT. Quando era ormai prossima ai quarant'anni, Rosaria, si imbatté in qualcosa che sconvolse il suo mondo: il sospetto che il cristianesimo, una religione che considerava problematica e a volte decisamente dannosa, potesse essere nel giusto su quanto affermava riguardo a Dio. Tale idea sembrava un'aperta sfida nei confronti delle persone e delle cause che più amava. In questo libro Rosaria racconta gli antefatti e lo svolgimento di quello che lei stessa descrive come una sorta di violento incidente ferroviario. Sono i suoi pensieri segreti su quanto avvenne, scritti con lo stile avvincente che solo un docente di letteratura può offrire.