Il mangiare "bene" ha bisogno di tradizione e modernità, di cucina e cantina e di gastronomie simboliche, di ricerca scientifica e di pratica continua del "Convivio". Questo rituale, ben radicato nel nostro immaginario collettivo, e che non a caso il cristianesimo ha sacramentalizzato in comunione per la vita eterna, costituisce e ristabilisce continuamente la consustanzialità reale ed immaginaria di alimentazione e convivenza, e il necessario rapporto tra le esigenze della vita umana e le pressioni che questa inevitabilmente esercita sul pensiero, come ben rappresentato in questo volume che raccoglie una serie di contributi multidisciplinari.