Individuando alcuni nodi problematici dell'attuale modello di sviluppo economico dalla Rivoluzione industriale fino all'odierna globalizzazione, il volume, giunto alla sua seconda edizione, evidenzia i limiti di un sistema basato unicamente sulla logica del PIL e ipotizza una possibile pedagogia della decrescita, che consideri il pensiero critico, l'apertura verso culture altre, l'educazione alla democrazia e alla politica come assi portanti di un impegno per una società più giusta, solidale ed ecologica. Il volume è stato insignito del Premio Italiano di Pedagogia della SIPED (2012).