"Paul is alive", Paul è vivo e vegeto e canta ancora per noi. Qualcuno dice il contrario? Strano a dirsi, ma è proprio così: il "movimento di pensiero" noto come PID, acronimo di Paul Is Dead, sostiene che il buon Paul ci abbia lasciati nel lontano novembre del 1966 (o dicembre '65, a seconda delle versioni) a causa di un incidente automobilistico, e che il suo posto da allora sia stato preso da un sosia. E giù a snocciolare "prove" e "indizi" di ogni genere: dai riferimenti nascosti nelle copertine degli album ai messaggi contenuti nei testi delle canzoni, magari ascoltate al contrario, fino alle presunte incongruenze fisiche tra il vero Paul e quello falso... Facendo ricorso a una buona dose di ironia, oltre che alla propria sterminata conoscenza dell'universo "Beatles", in questo volume Marco Crescenzi passa in rassegna tutte le fantasiose ipotesi avanzate dai complottisti del PDI e si diverte a sconfessarle una volta pertutte. Nel farlo, consegna a noi lettori un libro documentato oltre ogni ragionevole dubbio, brioso e sagace, che ci svela nei dettagli l'aspetto forse più "folle" e curioso della variegata mitologia beatlesiana.