L'istituto della destinazione patrimoniale societaria rappresenta un'assoluta novità del diritto societario riformato ed una specificità del diritto italiano. Nel volume sono analizzate diffusamente le due varianti del modello: industriale e finanziaria, sia dal punto di vista storico- sistematico, rispetto a fenomeni di separazione patrimoniale noti all'ordinamento, sia dal punto di vista strutturale e funzionale, anche mediante il confronto con le soluzioni segregative presenti in ordinamenti stranieri. Della destinazione patrimoniale, in entrambe le forme, si esaminano la vocazione funzionale e finanziaria, lo scopo di migliorare il monitoring della società, al fine di verificare la coerenza degli intenti del legislatore con le possibili opzioni ermeneutiche. Del modello finanziario si accentuano le potenzialità insite nell'isolamento patrimoniale dei flussi di cassa generati dall'affare divisato dal finanziatore e nella garanzia flottante costituita a tutela dei terzi investitori. Particolare attenzione è prestata alla evoluzione e alle diverse declinazioni del regime della responsabilità patrimoniale a seguito della frammentazione del patrimonio della s.p.a., alla tutela delle varie classi di creditori, volontari e involontari, alla governance e ai conflitti intergestori, al ruolo e ai diritti dei terzi finanziatori, alla figura dei portatori di titoli emessi sul patrimonio.