Dopo "Paese perduto", l'opera in quattro volumi che raccoglie detti, modi di dire, proverbi, sentenze, cantilene, favole, aneddoti, soprannomi, storielle, le tante voci della cultura orale dei contadini veneti, «Parole perdute», che esce ora in una nuova edizione, documenta il parlare della vita quotidiana di donne e di uomini, testimonia gli aspetti peculiari della loro lingua, sottolineando il carattere creativo del linguaggio e ricostruendone i possibili riferimenti culturali e storici. Proverbi e modi di dire sono forme della cultura orale che appartengono anche alle lingue dotte, ma il dialetto consente una più ampia libertà espressiva, soprattutto nel parlare figurato, il cosiddetto parlare curioso: "curioso" perché nuovo, fresco, sorprendente per la sua forza, per il colore, il tono poetico; "curioso" perché, appunto, suscita curiosità e attira l'attenzione.