Nel 1974 Renato Marengo realizzò lo scoop della vita, riuscendo per una serie di incredibili circostanze favorevoli a passare cinque giorni gomito a gomito con lo sfuggente Lucio Battisti. L'intervista che ne conseguì, pubblicata con scalpore nel 1974 sul settimanale Ciao 2001, ebbe un impatto devastante nella storia della nostra musica. Lucio in quei 5 giorni passati con Marengo si lasciò veramente andare, si liberò per la prima volta dei luoghi comuni e dell'immagine che di lui davano scientemente uffici stampa e produttori. E parlò, finalmente da musicista, della musica che ascoltava, dei suoi gusti, dei suoi viaggi come quello appena fatto con Mogol nell'America del Sud dove la musica sgorgava tra la gente, dei dischi che ascoltava, dei concerti che vedeva, degli artisti internazionali che amava e ai quali si ispirava, delle sue passioni, ma pure della sua stanchezza del suo non sopportare più il fatto di essere noto soprattutto come cantante e non, come avrebbe da sempre voluto, come compositore.