Il volume affronta il tema della semplificazione della comunicazione medica, esigenza resa più impellente alla luce della legge 219 del 22 dicembre 2017, che considera le parole fra medico e paziente momento della cura. Dopo aver ricostruito le tappe principali delle iniziative che, in Italia e in Europa, sono state orientate al superamento delle barriere comunicative nei contesti istituzionali, si mette in luce come il ricorso a una varietà di lingua specialistica sia funzionale a fondare e costituire l'asimmetria di conoscenze e di status alla base del rapporto medico-paziente. La lingua agisce come spartiacque fra due territori: quello dell'esperienza e quello della visione biomedica. L'oscurità linguistica limita il potere del paziente come agente consapevole nell'esperienza della malattia. Ogni intervento volto a favorire uno scambio efficace di informazioni fra gli operatori delle istituzioni sanitarie e gli utenti contribuisce a rafforzare rempowerment del paziente. Nel volume, la possibilità di intervenire e migliorare il grado di accessibilità di oggetti testuali di uso quotidiano nella pratica medica viene illustrata attraverso esempi di riscrittura di un foglietto illustrativo di un farmaco.