Questo libro racconta di lui, il "parroco delle periferie", come si legge nei siti ufficiali, e ciascuno porta le proprie parole di amore ricevuto, dato e messo in circolo. Si propone, si "ripropone" - quasi lo si sentisse sempre pensiero mai 'fatto' abbastanza in se stessi - la memoria di un uomo teso alla propria conformazione piena alla Parola. E così fluisce (da sacerdoti: don Daniele Simonazzi, collaboratori: Vittorio Cenini, figli spirituali come Maria Leuratti, diaconi come Giorgio De Benedittis e Fabrizio Fusari) l'essere sulle sue orme dove "non si sceglie chi servire, ma si è scelti", dove "obbedienza reciproca", "bisogno come padrone del servizio", "compresenza, complementarietà, corresponsabilità" sono state luci e tali ancora si propongono - si intrecciano? - al sogno di un popolo in uscita come abbiamo la grazia di ascoltare anche oggi da papa Francesco. È certo che l'indifferenza non fa parte di questo narrare, né per chi ha detto di sé né per chi leggerà.