In un mondo improntato al giudizio, in cui tutto sembra ruotare intorno a cosa è sano e giusto o malato e sbagliato, a volte è utile chiedersi per cosa è funzionale. Ritengo che con questo approccio diventi possibile indagare l'esperienza soggettiva, il significato che il soggetto attribuisce consciamente all'interesse, e quello che lo stesso possiede inconsciamente. Utilizzare gli interessi parafilici come strumento per "sollevare il velo" ci potrebbe permettere di scoprire e capire quella ferita che ha reso necessario sviluppare una parafilia come difesa da un dolore altrimenti logorante.