Milano è per me una città disegnata nel cielo da centinaia di cavi e fili che si incrociano, corrono paralleli, si inseguono, girano. Oltre a creare una proiezione astratta della città, questi cavi tengono uniti i palazzi come marionette immobili. Una grande forbice potrebbe tagliare uno di questi cavi e tutto crollerebbe. Milano occupa tutti gli spazi in alto e all'orizzonte ogni spazio viene riempito. Non ci sono vuoti dove immaginare qualcosa d'altro. Paolo Ventura Artista e fotografo, Paolo Ventura utilizza processi ibridi per creare opere al limite tra fotografia e pittura. In Milano: proiezioni astratte, un omaggio alla sua città natale, si ispira alla storia italiana del XX secolo e al cinema neorealista, e utilizzando diversi mezzi - fotografia, pittura, collage - compone una storia visiva dell'architettura di Milano. Il suo processo artistico inizia con una fotografia stampata su più pannelli. Ventura usa la pittura per omettere ed evidenziare le immagini, creando paesaggi urbani spogli, surreali, privi di persone, che evocano meraviglia e nostalgia. Attraverso questi ritratti l'autore ci offre una nuova prospettiva su una città iconica, trasformandola in una metafora visiva della sua creatività e del suo fascino duraturo.