Gubinelli dà vita ad un luogo di accadimento; un luogo d'incontro, ove darsi appuntamento con la luce: un luogo, avrebbe detto Merleau-Ponty, ove si celebra l'enigma della visibilità. Una possibilità altra che ha valore per l'artista mentre esprime la sua creatività, ma anche per noi fruitori, liberi di cercare, nell'infinito repertorio di appuntamenti, quello che "dona esistenza visibile - accogliendo i suggerimenti di quest'ultimo - a ciò che la visione profana crede invisibile" perché, aggiunge, non ci occorre "un 'senso muscolare' per avere la voluminosità del mondo".