Il volume riunisce il ricco epistolario (lettere, note, chiose) dagli anni Quaranta agli anni Ottanta di Paolo Grassi, uno dei più profondi, consapevoli e colti organizzatori di spettacolo in Italia nel XX secolo. Grassi è stato il più convinto sostenitore della necessità in Italia di un teatro che fosse anche e soprattutto un servizio pubblico, caratterizzato da un repertorio di alto livello culturale ma rivolto al grande pubblico, in particolare i ceti popolari; secondo una sua nota affermazione "Il Teatro, se vuole continuare ad essere cultura, ogni giorno deve fare qualcosa per l'uomo e per la società". Per i sui meriti artistici ha ricevuto negli anni numerose onorificenze.