Rosetta è in pensione e ipotizza di realizzare - ora che ha tempo - i piccoli desideri accantonati da una vita, ma sua figlia Agnese, vent'anni di attività come ricercatrice, è rimasta da sola e senza lavoro, così torna a vivere con lei. Qualcosa di inaspettato sconvolge le loro vite: la precocità di una malattia inesorabile sfiorisce ricordi e altera equilibri. Madre e figlia diventano protagoniste di un inaspettato quanto prezioso viaggio nella memoria, dove restituire a ciascuna i ricordi perduti. Rosetta e Agnese permettono al lettore di immergersi in un rapporto madre-figlia fatto di andate e ritorni, contraddizioni e intese, scontri e incontri. I panni stesi è un romanzo sulla potenza del passato e delle relazioni che modellano la nostra identità.