Tra le aree archeologiche centrali della città antica il Palatino occupa, come è noto, un posto dominante sia per la sua effettiva rilevanza storica, sia per il ruolo che occupa nell'ambito dell'immaginario collettivo, in quanto sede della fondazione romulea, delle residenze della nobiltà repubblicana, dei palazzi imperiali. Rimasto in gran parte libero, come il Foro, da costruzioni medievali e moderne in seguito allo spostamento verso il Campo Marzio del centro urbano, esso ha consentito scavi estensivi, che ne hanno riportato alla luce quasi tutta la superficie antica, anche se poi di questi scavi ben poco ha conosciuto una pubblicazione scientifica. Si tratta dunque di un'area ricchissima e potenzialmente quasi inesauribile per la conoscenza della storia e della cultura romana nell.arco di un millennio. Negli ultimi decenni l'attività di esplorazione e di scavo, determinata non solo da scopi scientifici, ma anche da motivi urgenti di salvaguardia, ha conosciuto un incremento senza precedenti: ne sono state coinvolte quasi tutte le zone della collina, ad opera di numerose istituzioni culturali, italiane e straniere. Altrettanto ricca è stata l'attività editoriale, che si è tradotta in una serie innumerevole di pubblicazioni scientifiche e divulgative.