Nell'attuale società dei consumi, di attività frenetiche e di aggressione alla natura sono più che mai necessari i giardini come luoghi di guarigione dalle tante malattie che affliggono il genere umano. Gli orti urbani possono migliorare la vita di un quartiere come lo può migliorare un giardino che affianca un ospedale, la cui solo vista può rendere lieta la vita dei pazienti. La bellezza e l'armonia della natura sono di sostegno morale e fisico a coloro per i quali la vita è completamente cambiata per effetto di una grave malattia. Gli architetti, con il rilevante contributo di medici e di altri specialisti di discipline affini, hanno affrontato grandi problemi che affliggono parte della nostra società con malattie curabili a breve e a lungo decorso o che, con mali degenerativi, comportano una vita di sofferenze, talvolta senza speranze di guarigione. Recenti ricerche scientifiche hanno mostrato che la guarigione dei pazienti è favorita dal contatto con l'ambiente naturale e che l'apporto della natura nelle varie fasi curative può dare ai pazienti contributi specifici di supporto alle terapie tradizionali. È questa la specificità dell'architettura di un giardino terapeutico che "non adorna o consola, ma positivamente concorre ad elevare il tenore di vita degli uomini; che li soccorre nel loro lavoro quotidiano, che non chiede di essere interpretato, rivissuto, capito ma di essere soltanto utilizzato". (Giulio Carlo Argan)