Una Genova lontana dai cliché turistici delle crêuze e del centro storico fa da quinta al percorso di crescita della protagonista che, fra karaoke suburbani e angiporti popolati da matti e stranieri, cerca la consapevolezza di sé barcollando fra il lusso dal quale proviene e il sottobosco colorito di cui si sente parte. Un catalogo di orologi raccolto per caso farà da lanterna tra i coni d'ombra di un passato familiare che ha rimosso e di un presente in cui non sa ancora identificarsi. Le profondità marine nelle quali si riflette Candida, sembrano inghiottire le ultime vestigia di un'opulenza che l'attrae e la repelle, ma saranno proprio gli abissi a rischiarare, con le loro oscurità, le risposte che sta cercando.