Nel breve arco di poche ore, in una mattina di aprile, un uomo normale viene precipitato dalla casualità di eventi che lo travolgono in una condizione di drammatica limitazione del suo spazio, del suo tempo, del suo progetto e del suo futuro. Federico, il protagonista, si scopre, all'improvviso, ostaggio di un destino di morte inappellabile, della disperazione di un uomo in fuga, della sua storia personale e politica, che lo obbliga a confrontarsi con chi lo tiene prigioniero. Una metafora in chiave gialla della condizione umana di precarietà.