Cinico, melenso, sognatore, perverso, giusto e crudele. Ecco cosa traspare dagli undici racconti contenuti in questa terza raccolta, nella quale Fabio Gimignani si produce in un gran varietà all'insegna di una personalità (almeno per quanto concerne l'ambito della scrittura) decisamente schizofrenica. L'autore spazia tra dolcezza e pura cattiveria con la nonchelance del coccodrillo, che ora spalanca le fauci per consentire a un piccolo uccellino di nutrirsi, ora le serra con violenza per porre fine a una vita; ma sempre e comunque avendo come unico scopo il proprio benessere e la perpetuazione della specie. E gli ossi di seppia? Quelli siamo sempre noi: leggeri, fragili e in balia di qualsiasi onda si infranga con un po' più di irruenza sulla battigia.