Non si può negare che per i bambini e i ragazzi di oggi, i cosiddetti "nativi digitali", la scrittura a mano abbia un ruolo e un significato completamente diversi da quelli delle generazioni precedenti: a cominciare dai due o tre anni i bambini cominciano a giocare con lo smartphone o il tablet e sembrano essere perfettamente a loro agio nell'usare questi strumenti. In particolare il corsivo - esercizio di concentrazione, di abilità motoria e che contemporaneamente offriva la possibilità, nell'elaborazione personale del modello, di rappresentare se stessi con espressività - sembra aver perso il suo fondamentale compito. Il libro affronta il tema dell'importanza della scrittura manuale nella scuola primaria, osservando nei piccoli allievi il modo di occupare lo spazio, lo svolgersi e la qualità del tracciato, l'elaborazione della forma e lo sviluppo della motricità. Importanti i "segnali di allarme" reperibili nella scrittura dei bambini di oggi, i quali hanno grande difficoltà ad accettare la disciplina e poca capacità di concentrazione, spesso in competizione con se stessi e gli altri. Un libro particolarmente utile e interessante per chi si dedica ai problemi e alle risorse dell'età dello sviluppo, non solo quindi per i grafologi ma rivolto a tutti coloro che si occupano di bambini, soprattutto a maestre e maestri della scuola primaria.