"L'organo, strumento musicale tra i più antichi, ha sempre vissuto ai confini di un territorio acustico che vieppiù si identifica nel corso dei secoli con l'orchestra. Era una sorta di lunga marcia di avvicinamento e convergenza, senza essere mai esplicitata e spiegata in modo convincente. Le corrispondenze e affinità che i due strumenti presentano sono in effetti molteplici e profonde e tuttavia sino ad oggi non erano state mai indagate per le loro incidenze e ricadute sul piano dell'esecuzione musicale. Il lavoro di Stefano Maria Torchio viene a colmare questa lacuna, proponendo al lettore un confronto tra i due strumenti (l'organo e l'orchestra), visto con lo sguardo tanto dell'organista che del compositore e direttore d'orchestra quale egli è a tutti gli effetti. Cosi, mi piace pensare che questo lavoro trovi l'indispensabile ospitalità oltre che tra i professionisti e gli amanti incondizionati di questo grande e nobile strumento soprattutto tra gli allievi d'organo dei conservatori, contribuendo in tal modo alla loro formazione più completa." (dalla prefazione di Francesco Finotti)