Il volume illustra una ventina di oggetti di oreficeria sacra della collezione di Giovanni Raspini (XIII-XVII secolo): 9 calici, 5 reliquari, 3 croci, 2 placchette, un turibolo, una navicella e una mesciroba. Nell'intenzione di conferire a ciascun oggetto un luogo di origine e una datazione il più precisa possibile, i preziosi manufatti sono stati messi a confronto, sia per le parti strutturali che per quelle decorative, con quelli già noti e pubblicati in cataloghi di mostre e musei o in saggi sull'arte sacra e in particolar modo con oggetti conservati per la maggior parte nei musei e nelle chiese fiorentine. Le opere della collezione Raspini propongono importanti spunti non solo per la loro "autenticità", ma anche perché mostrano come nel corso dei secoli vi siano state collaborazioni fra manifatture di diverse regioni. A ciascun oggetto è dedicata una scheda analitica illustrata in cui sono forniti i dati relativi al luogo e all'epoca di realizzazione, dimensioni, stato di conservazione, provenienza, bibliografia nonché un ampio saggio che ne ricostruisce la storia, l'utilizzo e la conservazione.