«La venuta dei Normanni nell'Italia meridionale trovava Amalfi all'apogeo della sua fortuna commerciale». Così scrive Giuseppe Galasso in un suo celebre saggio del 1959, ponendosi controcorrente nei confronti della storiografia del tempo, la quale affermava che la perdita dell'indipendenza aveva determinato la crisi politica e la graduale decadenza economica della repubblica marinara.Tra il 1100 e il 1194 Amalfi godette, al contrario, di alcune forme di autonomia, che la rendevano a volte "semindipendente" e a volte "semidipendente" rispetto al potere centrale normanno dapprima ducale e poi regale.