Johanna Eunicke interpreta a Ondina nella trasposizione operistica di E.T.A. Hoffmann.Come nella storia che rappresentano, anche in teatro c'è un'atmosfera magica in cui i cantanti dimenticano la loro vera identità, mimetizzandosi con il personaggio che interpretano come se fossero stregati, in una esperienza collettiva di possessione. L'opera è un successo di critica e di pubblico, ma la passione raggiunge un punto tale che nella tredicesima rappresentazione il teatro prende fuoco. L'incantesimo è spezzato. Hoffmann sospetta che l'origine dell'incendio sia intenzionale e organizza una serata in cui l'alcol scorre, si discute di arte e filosofia e si raccontano storie fantastiche. L'intenzione di far parlare i partecipanti e far confessare l'autore dell'incendio. Questo romanzo è ambientato nel XIX secolo ed è suddiviso in modo molto differenziato nei tre atti che compongono l'opera originale di Ondina: una Ouverture che segna l'inizio della rappresentazione; Il banchetto, che incorpora racconti fantastici all'interno della narrazione, nella tradizione del Decameron e Le mille e una notte; e un ultimo atto, Epilogo, in cui si narra la maturità degli attori, come siano stati segnati dalla rappresentazione di Ondina, la perdita della voce di Johanna Eunicke e la morte di Hoffmann. Irene Gracia rende omaggio a Hoffmann musicista e rivendica Ondina come la prima opera del romanticismo tedesco.