Il saggio affronta l'analisi di quelle occorrenze infantili che sono, spesso, alla base dei comportamenti omosessuali, sui quali grava una pesante coltre di ignoranza brutale, questa infatti può talvolta provocare anche la drammatica fine di adolescenti e di giovani che non sono più in grado di reggere il clima pesante, indotto da una diffusa mentalità offensiva e vile. Grazie al tenace e assiduo lavoro di ricerca e di studio, Freud ha saputo individuare nella condotta dei bambini, nel rapporto con la coppia genitoriale, i fattori che potrebbero determinare la loro scelta erotica e affettiva. Infatti, accanto ai condizionamenti dei fattori biologici ereditari, svolgono un ruolo importante nel determinare la tendenza sessuale, le modalità educative assunte dai genitori. La psicoanalisi infantile ha accertato la presenza di forze psichiche, dotate di una energia straordinaria, latrici di stimoli che possono orientare il bambino a identificarsi o con la madre o con il padre, assumendo così una condotta virile oppure comportamenti femminei. L'autore, pertanto, passa in rassegna le biografie di quattro illustri personaggi i quali, pur avendo sopportato in età infantile il peso di un'infanzia gravemente offesa, per effetto di una educazione disturbata e non rassicurante, pur avendo inoltre sofferto l'impossibilità di un innamoramento finalizzato anche alla procreazione, hanno per contro impegnato le loro energie erotiche a produrre opere egregie, donando alle generazioni successive un prezioso lascito culturale. Nella parte terminale della trattazione, l'autore si propone di fare luce sulle responsabilità di gruppi dominanti, intrisi di una una mentalità oscurantista, che non hanno saputo contenere la violenza esercitata nei confronti di persone omofile per lo più irreprensibili e indifese.