OMINITEISMO E DEMOPRAXIA

"Siamo giunti a un traguardo della storia e ora dobbiamo compiere il passaggio necessario al proseguire di questa nostra civiltà. A Cittadellarte è nato un simbolo che indica la via verso il cambiamento della società. È il disegno del triplo cerchio. Esso rappresenta il Terzo Paradiso, ovvero il Terzo Tempo dell'umanità. L'arte ha animato ogni passo della vicenda umana con la forza della creazione che le è propria. In questo frangente epocale essa traccia le prospettive del nuovo percorso, ne avvia il cammino e ne assume, anche praticamente, la guida. Il cambiamento inizia da due aspetti fondamentali, la religione e la politica. L'Ominiteismo pone sia le persone sia le istituzioni religiose di fronte a se stesse per un giudizio che non arriva dall'alto, ma mette ciascuno e tutti direttamente davanti alle proprie responsabilità. La responsabilità diviene così la prassi che regola e unisce tutte le parti della società. La Demopraxia sostituisce il termine 'potere', dal greco kràtos (da cui deriva democrazia), con il termine 'pratica', dal greco pràxis (da cui demopraxia), per arrivare con la demo-pratica là dove non si è potuti arrivare con l'imposizione del demo-potere. Questo manifesto si conclude con le indicazioni indispensabili per realizzare demopraticamente quello che è stato il sogno della Democrazia." (Michelangelo Pistoletto)

Un evento politico e artistico. Un progetto di società oltre le religioni e i partiti, contro ogni dogmatismo. Dove l'uomo torna al centro della vita, impegnato a intessere rapporti personali e interpersonali alla luce di una visione inedita, la Demopraxia, che ciascuno di noi è chiamato a rispettare e a esercitare all'interno della comunità. La costruzione di una nuova prospettiva di pensiero e azione per favorire la formazione di un'umanità responsabile.
Un artista in campo. In tutto questo, quale ruolo ricopre l'Arte? In una visione rivolta al nostro futuro, l'artista esce dallo studio e accende il fuoco capace di riscaldare le coscienze, affinché l'uomo, riappropriandosi del proprio ruolo all'interno dell'universo, sappia condurlo verso una rinascita capace di rimarginare crepe e ferite, e coniugare le disparità.

Per la prima volta in libreria il manifesto artistico e politico di uno dei più importanti artisti viventi italiani.

"Un maestro. Uno dei più artisti contemporanei, le cui opere sono esposte in tutto il mondo." Fabio Fazio

Michelangelo Pistoletto (Biella,1933), artista ma soprattutto uomo in cerca di verità è, per una naturale sete di conoscenza, attento al mondo e agli uomini. Il suo percorso artistico va di pari passo con una generosa e caparbia predisposizione a entrare nei campi della politica, dell'economia, della scienza e della spiritualità. Queste riflessioni non hanno mai abbandonato l'uomo-artista.
Maestro dell'arte povera e dell'arte concettuale, Pistoletto espone in tutti i più grandi musei del mondo. La sua opera più conosciuta è la Venere degli stracci, presente al Guggenheim di New York. A Milano, davanti alla stazione Centrale, è visibile la Mela reintegrata, segno di un nuovo possibile equilibrio tra artificio e natura.
In anni più recenti Pistoletto elabora l'idea del Terzo Paradiso, al centro della sua attuale riflessione, in cui l'intelligenza umana convive con l'intelligenza della natura. A rappresentarla, un segno grafico che riprende quello matematico dell'infinito.
Negli anni Novanta ha realizzato a Biella il progetto di Cittadellarte, laboratorio artistico e creativo multidisciplinare, occasione di incontri e proposte, che nasce negli spazi delle ex industrie tessili.