In questo tempo di mezzo, dove tutto fluttua e si consuma, dove si dissolve ogni certezza e l'impermanenza sembra essere l'unica cosa certa, l'uomo cerca di comprendere la vita e il suo significato, di penetrare il mistero di chi egli sia e qual è la meta che lo attende. Ma i significati sono della mente e queste domande restano senza risposta se non si afferra la realtà nel modo più sottile. Il poeta è colui che si addentra in altri piani di realtà perché ha affrontato il deserto interiore, risvegliando così l'eroe che è in lui. Fare poesia può dunque diventare esercizio per ricongiungersi con le radici del proprio essere e connettersi con l'eterna euritmia.