Il titolo di questo libro può sembrare ambizioso. Andare oltre il concetto di "istituzione totale" di matrice goffmaniana significa proporre modelli ed esperienze trattamentali per e con i detenuti con l'intento di riaffermare l'identità sociale di questi, attraverso un processo collegiale e responsabilizzante di revisione critica del loro vissuto. Questo significa dunque provare a riappropriarsi, anche in un contesto detentivo e reclusivo, del concetto di persona, in un'ottica che sappia coniugare sicurezza e trattamento, e dunque riesca a sfuggire al sempre presente agguato de-personalizzante. Questo libro racconta di un progetto, Il progetto Prometeo, svolto dalla Associazione Italiana Cultura e Sport con la collaborazione del Laboratorio per lo studio dei nuovi servizi "Francesco Battisti" dell'Università di Cassino. All'interno del laboratorio teatrale di Rebibbia Reclusione di Roma, si sono strutturati incontri che all'attività di teatroterapia hanno affiancato interventi di tipo psicologico, di ricerca sociale e di attività di mediazione culturale. I risultati ottenuti consentono di confermare come il teatro, ma più in generale l'arte e la cultura, siano strumenti essenziali per far maturare il dialogo tra le persone. Di tutto questo non si può non tener conto anche nelle prospettive e negli orientamenti di metodo che dovrebbero sostenere una azione politica resa a facilitare l'integrazione sociale.