L'olio extravergine di oliva presenta un alto contenuto di territorialità perché il suo carattere distintivo proviene dall'unicità della terra d'origine e dagli aspetti di antropizzazione e di urbanizzazione che l'hanno coinvolta nel corso del tempo. L'olio non è solo un elemento che caratterizza un territorio, ma secondo le ultime statistiche diviene una potenziale attrazione turistica alla luce del crescente interesse da parte della domanda. Viene fuori che il 69% dei turisti italiani desidera prendere parte a un'esperienza olio. «Ma solo il 37% vi ha effettivamente partecipato nel corso dei viaggi più recenti: un mercato ampio ancora da soddisfare con un'offerta più strutturata». Il turismo dell'olio, dopo l'approvazione della legge, in tutto il territorio italiano ha ridato slancio e convinzione al fine di procedere alla sua rivalutazione. Così come riprendono slancio anche le manifestazioni collegate all'oro verde: Girolio e la Camminata tra gli olivi, Frantoi aperti, Olio Day, ecc. L'oleoturismo, con la partecipazione alla produzione dell'olio e alle tradizionali degustazioni o visite guidate - analogamente a quanto già avviene per il vino -, si rivela di forte interesse per un diversificato gruppo di esperienze.