Il romanzo si concentra sulle vicissitudini del passato prossimo di Giulia - colta in un frangente esistenziale particolarmente travagliato - e del passato remoto dei genitori Giacomo e Agnese, che «insieme avevano vissuto la guerra, il duro dopoguerra, le speranze di una vita migliore». Le pagine dedicate a questi ultimi - nel presente ormai anziani - sono uno spaccato di storia che riporta il lettore agli anni drammatici del secondo conflitto mondiale. In tale contesto, si sperimentano la paura, la violenza e le privazioni che hanno caratterizzato una generazione inevitabilmente segnata dai corsi della Storia. Non meno impegnative le battaglie che si trova ad affrontare Giulia, sebbene figlia di un'epoca in cui la guerra è ormai un ricordo lontano. Infatti, dopo essersi faticosamente ripresa da un sofferto divorzio, dovrà combattere contro una malattia potenzialmente fatale. Ma, come i genitori in altri tempi, riesce a trovare in se stessa le risorse utili a superare le inevitabili sfide della vita e a godere dei regali inattesi che essa, nonostante tutto, sa riservare. Tra le pagine, un inno alla speranza: ieri come oggi, non esiste dolore tale da poterla spegnere.