Questa singolare, fino ad ora insospettata iniziativa editoriale, si propone, non soltanto come curiosità filologica, ma come una stimolante rivelazione di un autore tra i più sensibili nella storia della nostra fotografia, alla quale si aggiunge questo inedito, suggestivo capitolo. Filippo Cianciàfara, come si evince dall'accurato studio di Reteuna, ebbe nel suo tempo notevoli riconoscimenti e pubblicazioni, anche all'estero, rientrando però nell'oscurità, nonostante le pagine e gli elzeviri che gli erano stati ripetutamente dedicati […] Cianciàfara predilesse spesso la manipolazione alchemica consentita dalle tecniche pittorialiste, in particolare la resinotipia, ma a ben vedere si scopre nella struttura delle sue immagini un occhio sorprendentemente avanzato, di gusto “modernista” […] mi sembra che rivelino un autore dalla vivace, pioneristica modernità, al quale andrà opportunamente attribuita, grazie a questa esaustiva pubblicazione, una collocazione in primo piano nella storia della fotografia europea degli anni tra le due guerre. (Italo Zannier)