Con Obfuscation, Finn Brunton e Helen Nissenbaum hanno voluto dare inizio a una rivoluzione. Ci hanno esortato non a scendere in strada ma a sederci davanti ai nostri computer, mettendoci a disposizione i mezzi per combattere la sorveglianza digitale oggi sempre più stretta a cui siamo sottoposti – la raccolta dei nostri dati personali da parte di governi, corporation, agenzie pubblicitarie e hacker. Alla cassetta degli attrezzi dei progetti e delle tecniche per la protezione della privacy, gli autori propongono di aggiungere l'offuscamento, ossia l'uso deliberato di informazioni fuorvianti, disorientanti e ambigue per ostacolare i progetti di sorveglianza e raccolta dati. Brunton e Nissenbaum forniscono gli strumenti necessari a evadere, rendersi inadempienti, rifiutare e persino sabotare e spiegano la ragione per cui è importante farlo – soprattutto agli utenti medi, a quelli di noi che non sono in condizione di opporsi o di esercitare un controllo sui dati che li riguardano. Leggendo Obfuscation gli utenti impareranno a difendersi, gli sviluppatori di software a proteggere i loro dati e i policy maker a raccogliere dati senza abusarne. Brunton e Nissenbaum ci indicano le forme e i format che l'offuscamento ha assunto e ci spiegano come metterle in pratica a seconda dello scopo che si vuole raggiungere e dell'avversario che si ha di fronte, citando una serie di esempi storici e contemporanei, tra cui quelli delle pagliette antiradar usate dai piloti della Seconda guerra mondiale, dei bot di Twitter che hanno intralciato la strategia social media dei movimenti di protesta popolare e del software che può camuffare i quesiti di ricerca dell'utilizzatore e intralciare la pubblicità on line. Fino a prendere in esame l'offuscamento in termini più generali, chiedendosi perché l'offuscamento è necessario, se è giustificato, come opera e come può essere integrato ad altre tecnologie e pratiche di protezione della privacy.