Tra le luci e le ombre della profonda provincia italiana, Oberdan, proprietario dell'Osteria La Bionda, si lamentava. Contaminato da invettive contro assessori corrotti e potenti di turno, riflessioni e battute triviali, visioni filosofiche del mondo e vicende sentimentali, "Oberdan si lamentava" si sviluppa intorno al borbottante punto di vista del protagonista che, insieme ai suoi dipendenti e ai clienti più affezionati, tenta in tutti i modi di difendere e salvare la cosa su cui ha investito di più: la sua attività. Nel romanzo si trovano gli affanni e le angosce di un oste di provincia, i rimpianti, il passato che ritorna, i cerchi che si chiudono e tutta la meschinità e la gentilezza che può albergare nell'animo di un precario imprenditore di se stesso.