Alla morte del padre un uomo rientra in Friuli dopo una vita di fatiche in giro per il mondo. La vendita della casa di famiglia, ultima radice che lo tiene legato alla sua terra di origine, è occasione di ripensamento e memoria. Rivive così lo spaccato di un secolo che ha radicalmente trasformato il Friuli contadino di un tempo. Da un'idea originale di Alberto Garlini si svolge un viaggio nella memoria, contrappuntato da frammenti di pensieri letti da Eddi Bortolussi e la colonna sonora del Polifonico di Ruda diretto da Daniele Zanettovich che investiga e ripropone un vasto repertorio di villotte rivisitate.