In un mondo distopico, dove lo sviluppo della scienza e della tecnologia ha reso l'essere umano facile preda delle sue illusioni e dell'ansia diffusa, la giovane Layla intraprende un viaggio alla ricerca della città ideale dove vivere, accompagnata dal suo gatto parlante Morgan. Stanca dell'ipocrisia sociale, di chi si nasconde dietro l'ignoranza colpevole, di chi è sempre pronto a puntare il dito per giudicare senza riserve, decide di abbandonare i vestiti e tutto ciò che altrimenti la falsificherebbe, per vivere da persona autentica. Attraverso i dialoghi col suo gatto e le manifestazioni delle paure umane, Layla esplora un mondo parallelo popolato dai sentimenti, le emozioni e i valori dell'uomo. Lungo il suo percorso, affronta diverse forme di dolore e isolamento, scoprendo la vera causa del malessere che l'aveva spinta a iniziare il suo cammino. Comprende che la mente, la fredda razionalità, da sola risulta incompleta e trova la forza di riappropriarsi di ciò che aveva abbandonato per evitare di soffrire.
