Rinvenuta nell'archivio privato della famiglia Scarpetta, la commedia "Nu zio ciuccio e nu nepote scemo" è qui pubblicata per la prima volta e proposta in un'edizione moderna che dà conto degli aspetti linguistici e del contesto di storia teatrale e culturale. Scritta e rappresentata per la prima volta nel 1880, dimenticata dal suo stesso autore e rimasta inedita per più di centotrenta anni, la commedia riprende un tema che aveva già ispirato Molière e Goldoni, passando poi per il napoletano Francesco Cerlone, e mostra come, sin da giovanissimo, senza ignorare le nuove tendenze del teatro d'intrattenimento, Eduardo Scarpetta sappia rielaborare in modo originale, teatralmente e linguisticamente, la grande eredità di una tradizione di respiro europeo.