Casimiro Tagliaventi, anziano insegnante con la passione per l'esoterismo nonché bolognese doc, si reca nella città magica per antonomasia, Torino. L'occasione è doppia: rivedere dopo molti anni un vecchio amico e, insieme a lui, assistere a un convegno su una figura controversa ma fondamentale dell'universo alchemico, il misterioso Fulcanelli. Fin qui tutto bene. Peccato che il buon Tagliaventi, sedotto dalle attrattive della città sabauda, si lasci un po' troppo andare e coinvolgere in intrattenimenti dall'apparenza innocente, per quanto strani. Per esempio partecipare a uno strampalato cortometraggio dalle tinte horror... con il risultato di ritrovarsi un bel mattino accusato di omicidio. E no, qui non va mica più bene. Incastrato, e perché? È l'inizio di un incubo nel quale il povero professore ricerca freneticamente qualcosa che lo scagioni, trovando improbabili alleati nel mondo dei senzatetto e, soprattutto, dei volontari che li assistono. Un incubo dove ad affiorare sono i fantasmi di un passato letteralmente sepolto tanto tempo prima. Quando dei ragazzi giocavano agli alchimisti. Quando le nozze chimiche le facevano, sì, ma coi fichi secchi. Con questo romanzo ritorna Casimiro Tagliaventi, uno dei protagonisti del lontano "Nuar bolognese".