"Fra presenze fantasmatiche al Polo Sud, animali fantastici braccati dal cartello messicano e ballerine classiche che vendono l'anima per non sbagliare nemmeno un passo, Marco Marrucci conferma la sua abilità nel sospendere i lettori e i protagonisti dei suoi racconti nella medesima attesa cortazariana: quella per una fine tragica che è sempre stata lì, invisibile, eppure in qualche modo anche presentita, impossibile da evitare e da non vivere sulla propria pelle."