Helen Humphreys affronta il racconto drammatico della morte del giovane fratello, un pianista di grande talento, un uomo determinato, generoso e inquieto, e dei giorni immediatamente successivi. I gesti dolenti e dovuti prima del funerale, i silenzi insopportabili, la ricerca spasmodica delle email del fratello. Poi, il dolore, nudo, violento e il tentativo di ripercorrere il rapporto con il fratello, alla ricerca delle origini e delle ragioni profonde del loro legame. Con la consueta abilità nello scorgere e sottolineare la densità nel quotidiano, la poesia nei piccoli gesti, addirittura nei tic, l'autrice canadese ritorna all'infanzia, alla giovinezza e agli anni dell'età adulta trascorsi insieme al fratello sempre amato. Devoto alla musica lui, cultrice della parola lei. I viaggi insieme in Europa, senza un soldo, alla ricerca dell'arte e dell'ispirazione; l'apprendistato e il talento, la condivisione degli affetti e delle follie di famiglia. Poi il dramma: al fratello, che ha solo quarantacinque anni, viene diagnosticato un tumore. Comincia allora il racconto di un nuovo sodalizio, nel segno dell'accompagnamento verso la morte, un accompagnamento che è anche il tentativo di un'ultima e precaria affermazione della vita.